Evoluzione del mercato del lavoro e delle imprese del Terziario nel territorio di Roma e del Lazio - 2025

dall'introduzione di Guido Lazzarelli, Presidente Ebit Lazio
Come ogni anno da 8 anni a questa parte, l’Osservatorio Territoriale di EBIT Lazio, in collaborazione con l’Università degli Studi Roma Tre e Labchain pubblica il suo Rapporto, che vuole essere uno strumento di lettura degli andamenti macro-economici e dell’occupazione, con l’attenzione specifica per il mondo del Terziario, cioè quel mondo che si riferisce all’economia dei servizi privati del commercio, del turismo e, appunto, dei servizi a lavoratori e imprese.
Un lavoro periodico che le parti che compongono l’Ente Bilaterale del Terziario inseriscono nell’attività dell’Osservatorio Territoriale che, come recita il Ccnl Terziario, può programmare ed organizzare, a livello di competenza, relazioni sul quadro economico e produttivo del comparto e le relative prospettive di sviluppo sullo stato e sulle previsioni occupazionali, anche coordinando indagini e rilevazioni, elaborando stime e proiezioni.
Il Rapporto, come sempre, si rivela molto utile per il suo rigore scientifico e, anche in questa occasione, vuole essere uno stimolo per le Parti sociali, ma soprattutto un supporto per le Istituzioni che governano i fenomeni
marco-economici e occupazionali.
Il chiaroscuro che emerge dai dati, (meno imprese, ma vitalità nei servizi avanzati; meno cassa integrazione e più occupati) peraltro coerente con la situazione generale a livello nazionale, deve stimolare sempre più ciascuno a fare la propria parte, che vuol dire, per quanto riguarda EBIT, migliorare i servizi a lavoratori e imprese, attraverso la formazione, il welfare territoriale, ma anche potenziare il presidio in materia di sicurezza sul lavoro e moltiplicare le iniziative come la “sicurezza scende in strada” o le scuole professionali per attività che vanno scomparendo e su cui si registra un costante mismatch tra domanda e offerta di lavoro.
Grazie come sempre, dunque, alla professoressa Silvia Ciucciovino, alla dott.ssa Fabiola Lamberti e al loro team di ricerca per il prezioso lavoro svolto.