Luci di speranza
Luci di Natale, luci di speranza…
Già dalla fine del mese di ottobre il panorama delle città della nostra regione ha cominciato ad arricchirsi delle tradizionali luminarie natalizie, fenomeno invalso già da qualche anno, ma che sembra anticiparsi ogni anno, evidentemente per ragioni di politica commerciale.
Queste luminarie quest’anno hanno però un sapore diverso, a mio avviso: vogliono significare ripartenza, dopo la resilienza, voglia di normalità, interesse a perseguire le finalità proprie di un’attività economica, dopo mesi e mesi trascorsi a verificare il colore della propria regione, le disposizioni di legge o amministrative per poter accedere a quello o a quell’altro sostegno, per l’impresa o per i lavoratori, installare software e attivare le procedure per il controllo dei green pass.
Eppure Il Corriere della Sera del giorno nel quale sto scrivendo queste righe ci dice che nella nostra Regione in un mese sono triplicati i contagi, e che si affaccia in 13 regioni il pericolo che tutti noi volevamo definitivamente superato, ovvero il ritorno alle zone gialle, che, per inciso, significa portare le mascherine all’aperto e tornare ai contingentamenti di persone per tavolo nei ristoranti.